SICUREZZA NELL'INDUSTRIA DI PROCESSO
Fondamenti
HOME
ELEMENTI INTRODUTTIVI
CASI STORICI
SCHEDE DI SICUREZZA
ANALISI DI RISCHIO
GLOSSARIO
LEGGI E REGOLAMENTI
PUBBLICAZIONI
LINK
Sicurezza intrinseca

La sicurezza intrinseca si riferisce a misure che in linea di principio riducono i pericoli, le situazioni che possono indurre in errore o le conseguenze dannose e dunque sono misure da adottare in fase di progettazione di processi e/o di impianti. Si tratta non di regole specifiche ma di principi preziosi frutto di esperienza e di buon senso che qui sono richiamati in maniera sommaria.
Inventario ridotto oppure intensificazione - Il principio è di ridurre, ove possibile, la quantità di sostanze pericolose. A questo fine si può pensare di ridurre il volume dei recipienti e delle apparecchiature e quindi l'holdup oppure il quantitativo complessivo di sostanze pericolose nelle aree di stoccaggio. In pratica questo principio si adotta, ad esempio, intensificando i processi, riducendo o eliminando gli stoccaggi intermedi, adottando dimensioni ridotte di scambiatori di calore, privilegiando le reazioni in fase vapore piuttosto che in fase liquida, scegliendo reattori tubolari piuttosto che a tino.
Sostituzione - Il principio è di sostituire, ove è possibile, materie prime, d'uso o complementari con altre meno tossiche o meno dannose oppure eliminare dei pericoli. A questo scopo si può, ad esempio, sostituire un solvente o un fluido di raffreddamento tossico o infiammabile con uno non tossico o ininfiammabile, sostituire un tubo flangiato con uno saldato, sostituire sostanze con altre a più elevata temperatura di flash o temperatura di ebollizione, impiegare acqua invece che oli come fluido refrigerante.
Attenuazione E' il principio secondo il quale vanno sempre preferite condizioni operative meno pericolose. Ad esempio, operare a temperature e pressioni ridotte e comunque lontane da condizioni che possono evolvere in runaway, privilegiare lo stoccaggio di gas tossici liquefatti refrigerati piuttosto che a temperatura ambiente sotto pressione, ricorrere a prodotti in fase vapore invece che in fase liquida, preferire reazioni in fase diluita piuttosto che concentrata oppure trasportare polveri esplosive in sospensione piuttosto che secche, abbassare il punto di ebololizione ricorrendo al vuoto .
Semplificazione - Il principio di semplificazione ovvero di maggiore semplicità degli impianti appare quasi superfluo. Esso serve tuttavia a richiamare l'errata abitudine di guardare solo ad una parte degli impianti esistenti o solo ad una situazione particolare e aggiungere ogni volta altri dispositivi o impianti per migliorare la sicurezza o per ridurre l'impatto ambientale piuttosto che cercare soluzioni a monte che eliminino i pericoli oppure riconsiderare l'impiantto nel suo insieme prima di apportare qualunque forma di modifica. L'esemplificazione può significare anche impiegare un solo impianto di maggiori dimensioni piuttosto che diversi moduli di piccole dimensioni, evitare impianti batch multiprodotto o multiuso, evitare l'incrocio di flussi multipli, ecc. Per un recipiente ove si possono raggiungere elevate pressioni la soluzione più semplice è che sia progettato per resistere a dette pressioni, piuttosto che essere equipaggiato di valvole di sicurezza o dischi di rottura tesi ad evitare rotture catastrofiche; analogamente conviene utilizzare materiali più resistenti piuttosto che materiali meno affidabili che richiedono un controllo continuo per verificare l'evoluzione della resistenza nel tempo e magari una manutenzione periodica accurata.
Isolamento oppure chiusura - Il principio è di separare i pericoli e isolarli in maniera da poterli meglio controllare. Ad esempio, localizzare la sala controllo distante dagli impianti, isolare in apposito ambiente le pompe e/o i compressori, isolare i serbatoi di stoccaggio in bacini di contenimento protetti, isolare eventuali bombole di gas liquefatti. Questo principio ricorda anche la necessità di mantenere "chiusi" ad infiltrazioni anomale i circuiti di ventilazione di sale controllo, laboratori, trasporti pneumatici di polveri, circuiti di prelievo campioni e di misura.
Effetto domino Il principio dell'isolamento richiama l'eventualità che un evento anomalo anche apparentemente irrilevaante possa generare un effetto domino con conseguenze catastrofiche. E' il caso ad esempio di un incendio che può provocare un innalzamento di temperatura in una tubazione o serbatoio adiacente con conseguente rottura o esplosione. Si può anche pensare ad eventi che inattivano strumenti di controllo o inibiscono l'intervento di un operatore e da queste situazioni ne discendono altre più gravi. Queste eventualità si prevengono ad esempio realizzando barriere antifiamma, costruzioni aperte, recipienti cilindrici orizzontali non orientati verso altre apparecchiature, rifugi per gli operatori.
Assemblaggio incorretto - Oltre alla sicurezza intrinseca di tipo impiantistico o di processo occorre prevedere le situazioni di interfaccia tra operatori e impianti. Il principio dell'assemblaggio incorretto richiama il fatto che alcuni criteri di assemblaggio possono non essere corretti o completi oppure essere intercambiabili per cui l'operatore può essere indotto in errore. Si pensi a titolo di esempio a situazioni analoghe a quelle dei distributori di carburanti per trazione ove si può sbagliare disponendo di due o tre erogatori di prodotti diversi tra loro. In casi del genere non è sufficiente adottare colori diversi ma occorrerebbe adottare erogatori di dimensioni e forme non intercambiabili congruenti solo con determinati recipienti di stoccaggio.
Stato ovvio - Questo principio si richiama alla necessità che un'apparecchiatura di controllo o d'intercettazione (interruttore, valvola) deve sempre trovarsi in posizione chiara di stato chiuso o aperto, che non induca l'operatore in errore e che in situazioni di emergenza passi immediatamente e automaticamente in una posizione di sicurezza.
Tolleranza E' opportuno che gli impianti e le apparecchiature abbiano una maggiore tolleranza alle fluttuazioni di processo o a riduzione di manutenzione: ciò porta, ad esempio, a preferire il processo in continuo piuttosto che quello batch, tubazioni fisse piuttosto che flessibili da connettere all'ultimo momento all'occorrenza, prodotti metallici piuttosto che di vetro o di plastica, ecc.
Si noti che alcuni di questi principi possono risultare contrastanti tra loro tra loro, come, ad esempio, alcuni aspetti della semplificazione o dell'attenuazione potrebbero portare ad un aumento dell'inventario. E' superfluo aggiungere che quando emergono situazioni del genere si pone a maggior ragione la necessità di un'analisi di rischio approfondita per ottimizzare le soluzioni sul piano della sicurezza.